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Il “Gattopardismo” al Master di scrittura (video interviste)

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Altro incontro – dibattito a margine del Master di scrittura a Racalmuto organizzato dall’associazione ‘La strada degli scrittori’: “La fine dei partiti e il ritorno al Gattopardismo”. Le interviste a Marco Damilano, Anna Ottani Cavina e Marcello Sorgi sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Brumotti conclude il suo tour nella Valle dei Templi (video interviste)

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Vittorio Brumotti

Ad Agrigento nella Valle dei Templi, al giardino della Kolymbethra, è giunto il celebre inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, che ha concluso ad Agrigento il suo “Brumotti per l’Italia”, il tour di 19 giorni patrocinato dal Fai – Fondo Ambiente Italiano, di cui Vittorio Brumotti è ambasciatore. Brumotti, in sella alla sua bicicletta, è andato alla scoperta dell’Italia più bella e di numerosi luoghi del Fai.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Ad Agrigento la Consulta regionale degli Ingegneri (video interviste)

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Ad Agrigento, all’Hotel Villa Athena, i rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri di tutta la Sicilia si sono radunati in occasione dell’assise della Consulta regionale degli Ingegneri. Votati, tra l’altro, i bilanci consuntivo 2017 e previsionale 2018.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Finanziaria Regione, severa impugnativa da parte dello Stato

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Sulla Finanziaria Regionale approvata ad aprile è appena intervenuta una severa impugnativa da parte del Governo nazionale, che ha impugnato ben 20 articoli, tra cui la stabilizzazione dei circa 3mila ex Pip, le promozioni interne, le norme sui prepensionamenti dei dipendenti regionali, e i contributi erogati tramite la revisione dei fondi del Patto di azione e coesione.

Dell’Utri ai domiciliari (video)

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Il Tribunale di Sorveglianza ha disposto il differimento della pena per motivi di salute. Scarcerato Marcello Dell’Utri. E’ ai domiciliari. I dettagli.

Marcello Dell’Utri, 77 anni di età, oggi sabato è trasferito dal carcere di Rebibbia a Roma ai domiciliari. Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha risposto sì alle istanze dei difensori, e ha disposto il differimento della pena, quindi il rinvio dell’esecuzione della pena, all’ex senatore di Forza Italia detenuto per scontare una condanna definitiva a 7 anni di reclusione, fino all’autunno del 2019, per concorso in associazione mafiosa. Il provvedimento è motivato dai problemi di salute che affliggono Dell’Utri. Qualora le sue condizioni dovessero migliorare, tanto da essere valutate compatibili con la detenzione in carcere, Marcello Dell’Utri rientrerà in cella. Determinanti al fine della concessione del beneficio dei domiciliari sono state due relazioni dei medici del carcere di Rebibbia, del 28 giugno e del 5 luglio, da cui è emersa l’urgenza di una coronografia per l’aggravarsi di diverse patologie cardiache, in particolare delle stenosi di grado severo. Peraltro, Dell’Utri ha appena concluso 40 cicli di radioterapia contro un tumore alla prostata diagnosticato nel luglio dello scorso anno. E il Tribunale di Sorveglianza di Roma, recependo il contenuto delle relazioni mediche, nella sua ordinanza, tra l’altro, ha scritto: “Il concreto pericolo di un infarto fatale e le generali condizioni di deperimento fisico e psicologico sono tali che la detenzione in carcere non è più rispondente alla finalità rieducativa ed al senso di umanità. I sanitari hanno segnalato il rischio di morte improvvisa per eventi cardiologici acuti non fronteggiabili con gli strumenti sanitari del circuito penitenziario”. I legali di Dell’Utri, gli avvocati Alessandro De Federicis e Simona Filippi, commentano: “L’unica riflessione possibile è che finalmente si prende atto di una situazione di assoluta incompatibilità con la detenzione in carcere”. Il 7 dicembre scorso lo stesso Tribunale di Sorveglianza si è opposto alla scarcerazione nonostante i consulenti della Procura si fossero espressi per la non compatibilità tra le condizioni di salute di Marcello Dell’Utri e il suo stato di detenuto. Poi nel febbraio scorso anche il Garante dei detenuti ha sostenuto che “sia il carcere che le strutture protette sono inadeguate per le cure di cui ha bisogno Dell’Utri”.

Il congresso provinciale Ugl ad Agrigento (video interviste)

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Ad Agrigento, a San Leone, al Dioscuri Bay Palace, si è svolto il terzo congresso provinciale della Ugl, l’Unione generale del lavoro, sul tema: “Immigrazione e lavoro: Agrigento, frontiera del Sud Europa”. E’ intervenuto, tra gli altri, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Claudio Durigon, e la deputato Giusi Savarino, in rappresentanza del presidente della Regione.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il caso Roberto Stagnitto

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Roberto Stagnitto

Le foto di Roberto Stagnitto scattate da Carmelo Lazzaro a Roma
Dopo essere stato affidato dalla Polizia ad una struttura sanitaria, a Roma non vi è nuovamente più traccia di Roberto Stagnitto. Il racconto di quanto incredibile accaduto.

Assume contorni alquanto incredibili il caso di Roberto Stagnitto, il 34enne di Agrigento del quale inizialmente non vi è stata più traccia da sabato 30 giugno. Stagnitto è stato riconosciuto a Roma ieri mattina, giovedì 5 luglio, da un suo concittadino e conoscente: si tratta dell’ex collega di Teleacras, che adesso lavora a Radio Rai 1, il giornalista Carmelo Lazzaro. Lazzaro si è imbattuto in Stagnitto nei pressi della sua abitazione, e lo ha colto in stato del tutto confusionale, disorientato, incapace finanche di riconoscerlo. Con un pretesto ha tentato di trattenerlo ma lui, Stagnitto, ha con determinazione proseguito il proprio girovagare senza meta, salendo a bordo di autobus di linea, letteralmente braccato da Carmelo Lazzaro che non si è mai distaccato da lui finchè, dopo diverse telefonate, e circa un’ora di attesa, è intervenuta una pattuglia della Polizia del commissariato di Torpignattara. Roberto Stagnitto si è svincolato perfino dai poliziotti, che sono stati costretti ad inseguirlo in strada per recuperarlo e finalmente condurlo in commissariato. Nel frattempo Lazzaro ha telefonato alla famiglia di Roberto Stagnitto comunicando la lieta notizia e invitando ovviamente i familiari a recarsi al più presto a Roma. Ebbene, dal mattino di oggi, venerdì 6 luglio, Roberto Stagnitto risulta assente dalla struttura sanitaria a cui la Polizia lo avrebbe affidato. Si tratterebbe del Policlinico. Non vi sono conferme ufficiali. Comunque sia, ciò che è accaduto non bisogna di commenti.

La Srr Ato 4 Agrigento est replica a Legambiente su appalto nettezza urbana

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Enrico Vella
Come pubblicato ieri, Legambiente Sicilia, tramite la direttrice regionale, Claudia Casa, ha diffuso un intervento polemico sul perché ad Agrigento, nonostante sia imminente la scadenza del contratto, non sia stata ancora espletata la gara per l’affidamento dell’appalto della nettezza urbana con l’apertura dell’unica busta d’offerta pervenuta. A Claudia Casa replica oggi il presidente della Srr Ato 4 Agrigento Est, Enrico Vella, che afferma: “La parola immobilismo non appartiene né a me e nemmeno alla Srr Ato 4 Agrigento est. Il 28 maggio scorso l’Urega di Catania ha individuato con sorteggio il Presidente della Commissione giudicatrice. Il componente sorteggiato, dopo la notifica del decreto di nomina, ha dichiarato la propria rinuncia per motivi di incompatibilità. Anche dopo il secondo sorteggio, il 13 giugno scorso, il componente sorteggiato si è dichiarato incompatibile. Soltanto dopo il terzo sorteggio, il 25 giugno scorso, il componente ha accettato l’incarico. Tali incombenze sono prescritte dalla legge, per cui le modalità ed i tempi previsti sfuggono alle competenze ed alle responsabilità sia della Srr che dell’Urega. Il 2 luglio, la Commissione giudicatrice si è riunita presso l’Urega di Agrigento per esaminare la documentazione tecnica verificandone la piena regolarità tecnica. Il prossimo 10 luglio la Commissione giudicatrice procederà all’apertura dell’offerta economica e trasferirà tutti gli atti alla Commissione di gara convocata per lo stesso giorno al fine di formulare la proposta di aggiudicazione provvisoria. Tale atto sarà sottoposto all’approvazione del Cda della Srr per l’aggiudicazione definitiva. In conclusione non siamo così immobili. La colpa del ritardo non può essere addossata ad alcun soggetto, e comunque sono stati rispettati sia le norme di legge che i tempi previsti. L’appalto dei sevizi di igiene urbana per i 9 Comuni (secondo in Sicilia per consistenza economica) sarà affidato con anticipo rispetto a quanto annunciato all’Ecoforum provinciale del 25 maggio. Alla direttrice Claudia Casa vorrei dare un consiglio, e cioè di non prendere per buone le false notizie raccolte in giro, e la invito a recarsi presso i nostri uffici in qualsiasi momento oppure a leggere gli atti di tutte le fasi di gara pubblicate sul sito internet della Srr. Il nostro è un palazzo di cristallo dove la trasparenza è sempre al primo posto”.

Agrigento, il Sottosegretario Durigon al congresso dell’Ugl

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Ad Agrigento domani, sabato 7 luglio, a San Leone, al Dioscuri Bay Palace, dalle ore 9:30 alle 13, si svolgerà il terzo congresso provinciale di Agrigento del sindacato Ugl, l’Unione generale del lavoro, sul tema: “Immigrazione e lavoro: Agrigento, frontiera del Sud Europa”. Interverrà, tra gli altri, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’onorevole Claudio Durigon.

Di Rosa si incatena innanzi al Municipio di Agrigento

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E’ atteso il deposito della sentenza della Corte dei conti relativa ad alcune contestazioni per danno all’erario contro l’attuale sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, in riferimento a quando è stato sindaco a Porto Empedocle. Ebbene, l’ex consigliere comunale di Agrigento, e coordinatore del movimento “Mani libere”, Giuseppe Di Rosa, ritiene che ricorra un ritardo non ammissibile nel deposito di tale sentenza, e ha iniziato, per protesta, lo sciopero della fame incatenandosi innanzi al Comune di Agrigento. Di Rosa, su un cartello ha scritto: “Dal 28 febbraio scorso chiediamo verità sulla sentenza Firetto. 120 giorni per il deposito della sentenza: quanto ancora bisogna aspettare? Gli agrigentini vogliono sapere da chi siamo amministrati. Verità e giustizia giusta”.