Nessuna conferma ufficiale: il presidente della Regione, Rosario Crocetta, avrebbe indicato un proprio assessore alle Politiche sociali al posto del dimissionario Gianluca Miccichè senza attendere la proposta del nome da parte dei Centristi per l’Italia di Gianpiero D’Alia. Si tratta di Emiliano Abramo, della comunità di Sant’Egidio di Catania. Abramo è un tecnico, e la sua eventuale nomina rischierebbe di incrinare la compattezza del governo, allorchè i Centristi per l’Italia potrebbero, di conseguenza, ritirare anche il secondo loro assessore attualmente in giunta, Giovanni Pistorio. Ciò aggraverebbe ancora di più i lavori dell’Assemblea regionale, impegnata nel farraginoso esame della Finanziaria, e rivolterebbe gli assetti politici in prossimità delle elezioni Regionali.
Fondi europei, la Sicilia arranca
La Regione Sicilia a passo di lumaca anche nella spesa dei fondi europei. E non è una novità. Da tempo ricorre tale inefficienza, che è un paradosso, in un territorio carente sotto ogni profilo, strutturale ed economico, e affamato di finanziamenti e sostegni. Secondo l’ultimo monitoraggio del Ministero della Coesione territoriale sulla certificazione della spesa europea 2007-2013, aggiornato allo scorso 31 dicembre, in Sicilia è stato impegnato l’86 per cento dei finanziamenti comunitari del Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale. Tradotto in cifre si tratta di 4,3 miliardi. Mancano al traguardo 611 milioni di euro, e ciò rende la Sicilia ultima in classifica nazionale, insieme alla Calabria, nella spesa delle provvidenziali provvigioni europee. Per comprendere meglio il ritardo è utile sottolineare che in tutto il resto di Italia, quindi in altre 18 Regioni, sono ancora da spendere meno di 900 milioni di euro. A fronte di ciò al Dipartimento Programmazione della Regione è stata intrapresa un’affannosa corsa contro il tempo per scongiurare il disimpegno, ossia la restituzione al mittente Europa dei fondi a disposizione. Il compito non è facile. Secondo gli addetti ai lavori alla Regione, tanti Comuni siciliani sono indietro nelle procedure, e, di conseguenza, un’ampia parte dei finanziamenti sarà quasi certamente restituita a Bruxelles. Ad alimentare ottimismo vi è il dato del secondo semestre del 2016. Infatti, a giugno 2016 la certificazione di spesa del fondo europeo di sviluppo regionale è stata del 71,5%, e quindi, in sei mesi, sono stati impiegati 629 milioni di euro elevando la quota conclusiva del 2016 all’86%. Anche nell’ambito del Fondo sociale europeo, altra preziosa opportunità, la Sicilia è penultima in Italia con il 96,3% di spesa, grazie anche a 8 punti percentuali conquistati negli ultimi 5 mesi. Ancora gli addetti ai lavori alla Regione spiegano: “Di certo non hanno aiutato alla certificazione sia il blocco alla spesa imposto dalla Finanziaria regionale 2015 sia la riorganizzazione degli uffici nella scorsa estate.”
La Valle e il “Mandorlo in fiore”
La Valle dei Templi con i suoi alberi di mandorlo già fioriti, tra fiori bianchi e rosa, si appresta ad ospitare la “72° edizione del Mandorlo in Fiore”, una delle manifestazioni più importanti e longeve del panorama siciliano, che si svolgerà dal 4 al 12 Marzo.
Come da tradizione, i temi dominanti dell’evento saranno il folklore e l’enogastronomia che quest’anno verranno declinati con ulteriore enfasi dato che il tema conduttore dell’edizione 2017 sarà quello delle Eredità Immateriali dell’Umanità. Infatti, la gran parte dei gruppi folk partecipanti, oltre trenta, per il proprio standard di spettacolo e e culturale, rappresenta l’eccellenza a livello mondiale. E, inoltre, partecipano i gruppi folk agrigentini e i “Tammura di Girgenti”.
Tante novità quest’anno, che vede la festa concentrata tra sfilate, gusto, balli, musica e laboratori per ragazzi. E il Parco archeologico della Valle dei Templi, diretto da Giuseppe Parello, sta completando gli ultimi adempimenti organizzativi.
E domenica 26 febbraio sarà presentata un’anteprima della festa al Mercato San Lorenzo di Palermo. Durante l’evento ci sarà un talk show di presentazione del Mandorlo in fiore 2017 con la delegazione agrigentina dei “Tammura di Girgenti” e la presentazione della 10°edizione “Mandorlara, la sagra del mandorlo a tavola. E nel pomeriggio il pluripremiato pastrichef Giovanni Mangione, con un team di pasticceri, realizzerà una torta monumentale con decori vari ispirati alle architetture ellenistiche della Valle dei Templi e all’immancabile albero della mandorla con i suoi splendidi fiori
L’intervista a Giuseppe Parello è in onda oggi 23 Febbraio al Videogiornale di Teleacras.
“Calcestruzzi Belice”, la Cgil incontra Bubbico e Postiglione
La vertenza occupazionale della Calcestruzzi Belice a Montevago, in provincia di Agrigento, già confiscata e sotto amministrazione giudiziaria, e dichiarata fallita, a danno di 11 dipendenti, a causa di un debito con l’Eni di poco meno di 30mila euro: la Cgil ha incontrato a Roma il vice ministro dell’Interno, Filippo Bubbico, e il direttore dell’Agenzia nazionale per i Beni confiscati e sequestrati, il prefetto Umberto Postiglione. Ebbene, il segretario territoriale di Agrigento della Cgil di categoria, Vito Baglio, riferisce che il vice ministro Bubbico si è impegnato a segnalare la procedura fallimentare e la conseguente chiusura del fallimento, decretata dal Tribunale di Sciacca sezione Fallimentare, al Consiglio Superiore della Magistratura ed al Ministro di Grazia e Giustizia, ritenendo non competente, nel caso specifico della Calcestruzzi Belice, il Tribunale adito. Per le stesse ragioni il vice Ministro ha ritenuto riprovevole il comportamento dell’Eni e quindi si è impegnato a presentare una nota all’Amministratore delegato dell’Eni spiegandone le motivazioni e chiedendo chiarimenti. E il Prefetto Postiglione si è impegnato a convocare un tavolo con la Fillea e la Cgil per discutere sull’impugnativa sindacale al licenziamento degli 11 lavoratori della Calcestruzzi Belice.
TripAdvisor 2017 incorona Lampedusa, prima spiaggia in Italia
La spiaggia dei Conigli, a Lampedusa, è la prima in Italia nella classifica 2017 di TripAdvisor. Sono complessivamente 343 le spiagge del pianeta premiate, con la vittoria della Spagna con La Concha a San Sebastian a livello europeo e del Brasile con Baia do Sancho a livello mondiale. In Italia capeggia il gradimento Lampedusa, e poi la Sardegna risulta essere la regione più premiata con ben 5 spiagge premiate su 10. In Italia le spiagge regine sono Lampedusa, Ogliastra, Favignana, Villasimius, Sestri Levante, Marina di Camerota, Tropea, e Oristano.
Srr rifiuti, “conciliazioni sospette”, intervento Cardella e Damaso (Confael)
Il sindacato Confael di Agrigento, tramite i dirigenti Manlio Cardella e Antonio Damaso, annuncia la richiesta di un incontro urgente con la Direzione provinciale e territoriale del Lavoro, in riferimento alla procedura di conciliazione posta in essere dalle società in liquidazione Ato Gesa Agrigento 2 e Dedalo Ambiente, e dalla Srr, Società regolamentazione rifiuti, nei confronti dei lavoratori dipendenti. Cardella e Damaso spiegano: “Vogliamo comprendere perché i lavoratori interessati al transito dalle società in liquidazione alla Srr preferiscono firmare la conciliazione nella sede privata del datore di lavoro, e cioè quella delle società in liquidazione, quando invece potrebbero richiedere di firmare la conciliazione anche presso la Direzione provinciale del lavoro. Chiediamo: vi sono pendenze contrattuali alle quali i lavoratori interessati sono chiamati a rinunciare? Quanto accade appare in netto contrasto con i protocolli di legalità a cui si richiamano le Srr che debbono sempre operare per affermare i valori di legalità nella gestione del settore dei rifiuti. Per tali ragioni auspichiamo che le Direzioni territoriali e provinciali del Lavoro possano convocare un tavolo tecnico in presenza di tutte le parti in causa.”
Consiglio a Montevago su gestione idrica, intervento InterCoPa
Il coordinatore del Comitato InterCoPa, intercomunale per l’acqua pubblica, di Agrigento, Franco Zammuto, ha partecipato ad una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Montevago in cui, in presenza di tanti sindaci agrigentini, si è discusso della gestione del servizio idrico. Lo stesso Zammuto riferisce che dal dibattito consiliare sono emerse due posizioni. La prima è sostenuta dal sindaco di Menfi e presidente dell’Ati, l’assemblea territoriale idrica, Lotà, secondo cui bisogna ridurre le tariffe agendo sia sul Governo della Regione che su Siciliaacque, di cui la multinazionale francese Veolia è socio al 75%, e la Regione detiene il restante 25%. E poi sul gestore Girgenti Acque per una nuova carta dei servizi e intervenendo sul regolamento d’utenza, valutando anche la legittimità del vincolo contrattuale fino al 2037. L’altra posizione – ancora secondo quanto riferisce Zammuto – è rappresentata dal sindaco di Casteltermini, Nuccio Sapia, sostenuta, tra gli altri, dai sindaci Ferrantelli di Burgio, Fantauzzo di Grotte e Ciaccio di Sambuca di Sicilia, secondo cui occorre procedere direttamente con l’azione contro Girgenti Acque in considerazione del fatto che l’Ati ha un controllo diretto sul gestore privato mentre nulla può nei confronti di Siciliaacque.
Agrigento, Iacolino e Falzone: “Potenziare assistenza ai disabili”
I consiglieri comunali di Agrigento, Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone,
Porto Empedocle, documento Capigruppo su vertenza ItalCementi
I capigruppo consiliari al Comune di Porto Empedocle hanno stilato un documento congiunto a seguito della seduta straordinaria del Consiglio comunale sulla vertenza ItalCementi. Gli stessi capigruppo affermano: “L’assenza dei vertici dell’azienda Italcementi è stata volontaria. Ne prendiamo atto. Ed ecco perché ricorriamo al documento congiunto, che sottoporremo all’attenzione della stessa azienda. Al consiglio erano presenti, oltre ai consiglieri e all’amministrazione, alcuni rappresentanti della deputazione regionale e nazionale, e delle organizzazioni sindacali. Gli interventi hanno ribadito che l’azienda ha ridotto drasticamente il ciclo produttivo, riducendo l’impiego di personale a non più di 20 persone, e che altra forza lavoro è stata trasferita in altri siti produttivi o è in mobilità usando gli ammortizzatori sociali previsti dalla norma. Nonostante ciò il territorio di Porto Empedocle continua ad essere occupato dall’insediamento industriale, per la gran parte non più operativo, senza che, peraltro, se ne conosca la futura destinazione. Dunque, gli interrogativi che poniamo, e a cui l’ItalCementi deve rispondere, attengono alla sorte dei dipendenti rimasti senza lavoro, e all’utilizzo di una vasta area con destinazione industriale. Se l’ItalCementi non dovesse riprendere l’intero ciclo produttivo, rendendo definitiva l’interruzione dei rapporti lavorativi, il Comune dovrà conoscere in breve tempo la destinazione che l’azienda vorrà dare ai 700 ettari di territorio occupato. Tra le tante ipotesi paventate, sarà doverosa la bonifica integrale dell’area occupata al fine di scongiurare qualsiasi immissione inquinante su Porto Empedocle e su tutta la zona limitrofa. In conclusione, il Consiglio comunale di Porto Empedocle resta in attesa delle determinazioni del Governo regionale e della sua deputazione per avviare una seria vertenza sulle cementerie.”
“Sabbia rossa”, esiti sopralluogo congiunto a Scala dei Turchi
A Realmonte, a Scala dei Turchi, l’Arpa Protezione ambiente e la Capitaneria di Porto Empedocle hanno compiuto un sopralluogo congiunto, insieme a funzionari del Comune di Realmonte, a seguito della segnalazione di sabbia rossa da parte dell’associazione ambientalista MareAmico. La stessa Capitaneria, a conclusione del sopralluogo, afferma: “Si tratta verosimilmente di ossido di ferro, quindi ruggine, presente anche a monte della spiaggia, lungo dei rigagnoli che trasportano lo stesso materiale verso il mare. E ciò induce a ritenere che si tratti di un fenomeno derivante da processi naturali, come la probabile presenza di minerali ferrosi a monte, e non di natura antropica, ossia proveniente dal mare, ovvero da navi che avrebbero scaricato in mare le sostanze ferrose. Peraltro, in passato, lo stesso fenomeno è stato registrato dai tecnici dell’Arpa in concomitanza di periodi di abbondante pioggia, anche presso altri siti, come la foce del torrente Cottone a Villa Romana. Ad ogni modo, si rimane in attesa di conoscere gli esiti analitici completi dei campioni, per stabilire con certezza la consistenza chimica delle sostanze prelevate, così da poter escludere qualunque altra ipotesi di inquinamento causato dall’azione dell’uomo.”