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Le valutazioni di Cuffaro

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L’impegno e le attività del governo Musumeci, di Leoluca Orlando e Cateno De Luca: l’intervista all’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Grandi eventi”, archiviata ipotesi danno erariale di 61 milioni di euro

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L'avvocato Girolamo Rubino

La Procura della Corte dei Conti di Palermo ha archiviato il procedimento di danno erariale per oltre 61 milioni di euro attivato nei confronti degli ex vertici dirigenziali dell’Assessorato Regionale del Turismo, tra i quali il dott. Marco Salerno.

Con nota del novembre 2012 l’allora Assessore Regionale pro tempore dell’Economia, Avv. Gaetano Armao, inoltrava una denuncia presso la Procura della Corte dei Conti asserendo la sussistenza d’ipotesi di danno erariale connesse al settore dei c.d. “Grandi Eventi” per le annualità 2009, 2010 e 2011.

Espletata una lunga ed articolata fase di indagine da parte di un’apposita commissione ispettiva istituita dall’allora Assessore pro tempore, la Procura erariale, nel mese di giugno 2020, ha inoltrato formale invito a dedurre nei confronti di taluni Dirigenti apicali del Dipartimento regionale del Turismo contestando l’ipotesi di un danno erariale di circa 61 milioni di euro.

Invero, la Regione, per il tramite degli Assessori p.t. competenti, per le annualità 2009, 2010, 2011 e 2012 aveva preventivato di finanziare il calendario dei cd. Grandi Eventi mediante i fondi europei previsti nel Po Fesr 2007/2013, Sicilia – Linea 3.3.1.

Tuttavia, in corso d’opera, a seguito di alcune irregolarità emerse nei diversi procedimenti di finanziamento, la Regione, dapprima, aveva ritenuto di procedere alla sospensione della certificazione della spesa delle attività relative ai Grandi Eventi, “al fine di sottoporre a revisione di qualità i progetti certificati per il migliore accertamento della loro corrispondenza ai requisiti di ammissibilità ed ai criteri di selezione prescritti dal PO FESR”, salvo poi decidere di sterilizzare l’intera linea di finanziamento e provvedere al pagamento delle diverse manifestazioni pubbliche con il bilancio regionale.

Secondo l’iniziale prospettazione della Procura contabile, la reintegrazione finanziaria mediante provvista regionale della provvista europea avrebbe comportato una perdita di fruibilità funzionale delle somme regionali che, invece, sono state utilizzate per coprire la provvista europea.

Tra i soggetti invitati a dedurre anche il dott. Marco Salerno, oggi in pensione, ma che all’epoca dei fatti contestati era in carica come Dirigente Generale del Dipartimento Turismo dell’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo.

L’ipotesi di danno contestata all’ex Dirigente generale era pari ad euro 30.688,421,00 corrispondente al 50% del danno complessivamente ritenuto sussistente di oltre 61 milioni di euro.

Avverso l’invito a dedurre della Procura erariale, l’ex Dirigente Generale, assistito dagli Avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airo’, ha prodotto le proprie difese.

In particolare, gli Avv.ti Rubino e Airo’, con articolate difese, hanno dedotto, tra l’altro, che in realtà l’operato del dott. Salerno, fino alla scadenza del proprio incarico, risultava corretto ed anzi aveva attivato le opportune iniziative che hanno poi permesso alla Regione di scegliere di provvedere al finanziamento dei Grandi Eventi con il proprio bilancio e, allo stesso tempo, di riallocare i fondi europei, inizialmente previsti per gli stessi c.d. Grandi Eventi, in altre sottomisure, così evitando la dispersione di risorse pubbliche.

A seguito delle articolate difese dell’ex DG, la Procura erariale aveva disposto un supplemento di istruttoria al fine di acquisire documentazione utile per il procedimento.

Frattanto, è intervenuta la recente pronuncia della Corte di Appello della Corte dei Conti che ha assolto, tra gli altri, l’ex Assessore Mariella Lo Bello, sempre assistita dall’avv. G. Rubino.

Sulla scorta della recente pronuncia, dunque, la Procura della Corte dei Conti ha ritenuto di dover archiviare l’ipotesi di danno erariale scaturita dalla segnalazione dell’ex Assessore Armao, poiché la prognosi dell’eventuale giudizio di responsabilità sarebbe risultata nefasta.

Per effetto della predetta archiviazione, dunque, decade integralmente la contestazione di danno erariale superiore a 61 milioni di euro, metà dei quali era stata ipotizzata a carico dell’ex DG Marco Salerno.

“Una task force per fronteggiare insieme la crisi turistico-ricettiva”

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Domenico Vecchio

L’Associazione tante Case tante idee di Agrigento, coordinata da Domenico Vecchio, accoglie con favore la proposta all’Amministrazione comunale da parte dell’Abba, l’Associazione Bed and Breakfast di Agrigento, della sospensione o abbattimento di Imu, Tari e imposte pubblicitarie. Vecchio aggiunge: “In un contesto di collaborazione e dialogo abbiamo già a suo tempo invitato l’Amministrazione a costituire una task force per avviare una riflessione su come fronteggiare insieme questo momento difficile. Ci interroghiamo inoltre sulle sorti del progetto della Consulta Comunale per il Turismo. Da ambasciatori dell’accoglienza ci sentiamo abbandonati. L’istituzione di un tavolo va fatta a questo punto in modo improrogabile e urgente: per questo torniamo, ancora una volta, a richiederlo con forza”.

Covid, tra emergenza sanitaria ed economica

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In Sicilia dati più che positivi a fronte dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Peggiora invece la situazione economica.

Migliora la situazione sul fronte dell’emergenza Covid in Sicilia. E’ stabile la curva dei nuovi casi, che continua a mantenersi sotto quota mille, mentre cala sensibilmente il numero delle persone attualmente contagiate grazie a un boom di guariti. L’ultimo dato da sottolineare è quello di un calo consistente dei ricoveri ospedalieri di pazienti Covid, sia in area medica che in terapia intensiva, ben al di sotto della soglia di guardia. Più nel dettaglio, secondo il report quotidiano del Ministero della Salute, a giovedì sono 994 i nuovi positivi, su 22.761 tamponi processati con una incidenza del 4,3% come tasso di positività. L’isola è settima per contagio dopo la Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Puglia. Le vittime sono state 37 e portano il totale a 3.371. Gli attualmente positivi sono 46.176, con un decremento di 854 casi rispetto a mercoledì. I guariti sono infatti ben 1.811. Ma il dato più incoraggiante è quello di un calo, per la prima volta consistente, dei ricoveri ospedalieri: 1.620, 33 in meno rispetto a mercoledì, dei quali 215 in terapia intensiva, 17 in meno. E’ un andamento positivo confermato anche dall’analisi settimanale della Fondazione Gimbe, che osserva come in Sicilia, a differenza di altre regioni, restano sotto la soglia di saturazione (fissata rispettivamente al 40% e al 30%) i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica (34%) e terapia intensiva (28%). Buoni anche i risultati ottenuti per quanto riguarda la campagna vaccinale. Sempre dall’analisi di Fondazione Gimbe, emerge che in Sicilia sono 3.717 le dosi di vaccino consegnate per 100.000 abitanti, a fronte della media in Italia che è di 3.567. Lo 0,58% della popolazione siciliana ha completato il ciclo vaccinale, e in tal caso la media in Italia è dello 0,45%. Resta invece preoccupante la situazione economica, come sottolineano 17 associazioni imprenditoriali che hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione, Nello Musumeci, e con l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano. “L’emergenza Covid – scrivono le associazioni – ha rappresentato il colpo di grazia per un tessuto imprenditoriale fragile come quello della nostra Isola. Servono interventi urgenti e misure straordinarie per risollevare le sorti dello sviluppo siciliano. Fondamentale è la sicurezza e il rispetto di tutti i protocolli, ma oggi è necessario considerare la riapertura dell’economia legata al commercio, alla ristorazione e al turismo”.

Duplice omicidio stradale a Ravanusa, indagini concluse

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Federica Aleo

La Procura di Agrigento ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini al giovane conducente dell’Alfa Romeo 147 che il 2 febbraio del 2020, a Ravanusa, si è schiantato contro il muro di un’abitazione in via Aldo Moro, provocando la morte sul colpo di Lorenzo Miceli, 29 anni, ex consigliere comunale, e la morte, dopo il ricovero in Rianimazione, di Federica Aleo, 29 anni. L’uomo risponde di duplice omicidio stradale e lesioni nei confronti di un altro passeggero ferito, con l’aggravante di essere stato alla guida dell’auto dopo aver assunto cocaina ed alcol, oltre l’elevata velocità e quindi la guida imprudente.

La saga del Piano regionale dei rifiuti

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Secondo il Movimento 5 Stelle anche il Cga, dopo il ministero dell’Ambiente, ha bocciato il Piano regionale dei rifiuti. La replica dell’assessorato ai Servizi primari.

Piano regionale dei rifiuti in Sicilia: piove sul bagnato. Sì perché, secondo quanto sostiene il Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale, anche il Cga (il Consiglio di giustizia amministrativa), dopo il Ministero dell’Ambiente, avrebbe espresso parere contrario. E i 5 Stelle confermano: “Sì, in soldoni il Cga ha ribadito quello che da sempre diciamo in tutte le sedi: il Piano regionale dei rifiuti è solo un enorme disastro, uno dei più grandi fallimenti del governo Musumeci”. E i deputati pentastellati, componenti della Commissione Ambiente, ovvero Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito, spiegano: “Già due anni fa il Ministero dell’Ambiente era pesantemente intervenuto sul documento, denunciando l’incoerenza dei dati, la mancanza di indicazioni precise dei flussi dei rifiuti, l’assenza del carattere prescrittivo che ne avrebbe dovuto caratterizzare il contenuto e, dunque, l’estrema vaghezza circa i possibili scenari futuri. Da allora la Regione ha perso altri due anni per rispondere ai rilievi sollevati da Roma. Due anni, a quanto pare, buttati al vento se è vero, come è vero, che adesso è il Cga a fare praticamente a pezzi il piano, sostenendo addirittura testualmente che in esso risulta oltremodo difficile scorgere le norme effettivamente prescrittive e discernere queste da quelle puramente descrittive, esortative o indicative di semplici direttive o di intenzioni. Ed una incertezza del genere potrebbe determinare conseguenze nefaste in fase applicativa”. Dunque si tratterebbe di una seconda solenne bocciatura che catapulta la Sicilia all’ultimo posto nella classifica delle peggiori regioni per la gestione integrata dei rifiuti. E i deputati 5 Stelle concludono così: “Il governo regionale ora riscriva il documento e porti in Parlamento un testo decente, o la Sicilia rimarrà un’enorme discarica a cielo aperto”. Immediata è stata la replica dell’assessorato regionale ai Servizi di pubblica utilità, retto da Alberto Pierobon, che controbatte: “E’ al traguardo il Piano regionale dei rifiuti. Gli uffici dell’assessorato stanno predisponendo la documentazione da inviare al Cga per il competente parere. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha infatti richiesto alla Regione alcune integrazioni giuridiche al decreto di approvazione del provvedimento, prima di poterlo esitare. Il parere sul decreto, previsto solo dalla normativa siciliana, è propedeutico all’adozione definitiva del Piano. Il documento di pianificazione approvato dal governo Musumeci recepisce le direttive europee sull’economia circolare e mette ordine nel settore puntando sulla raccolta differenziata, favorendo l’autosufficienza dei territori provinciali nella gestione e fissando dei paletti per ostacolare e bloccare speculazioni e interessi criminali”.

Agrigento, chiesto rinvio a giudizio per dieci autisti urbani

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La Procura di Agrigento, tramite la pubblico ministero Paola Vetro, ha chiesto il rinvio a giudizio di 10 autisti degli autobus urbani in città, imputati di truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio allorchè avrebbero praticato la “cresta” sui biglietti e avrebbero deviato arbitrariamente i tragitti per esigenze personali. E’ stata la stessa impresa appaltatrice del servizio, la Tua, a scoprire i presunti reati ingaggiando un investigatore privato. Il prossimo 17 febbraio compariranno innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alessandra Vella: Maurizio Buttigè, 52 anni; Maurizio Camilleri, 52 anni; Giuseppe Danile, 60 anni; Giuseppe Donisi, 52 anni; Vincenzo Falzone, 53 anni; Giuseppe Lattuca, 59 anni; Michelangelo Nasser, 57 anni; Andrea De Carmelo Russo, 59 anni; Giuseppe Trupia, 54 anni e Angelo Vaccarello, 53 anni.

Agrigento, condanna per sostituzione di persona e tentata truffa

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Il Tribunale di Agrigento ha inflitto 5 mesi di reclusione per sostituzione di persona e tentata truffa a G D, sono le iniziali del nome della donna, 50 anni, all’epoca delle contestazioni di reato, nel 2014, impiegata del Pra, il Pubblico registro automobilistico. L’imputata, a cui è stato concesso il beneficio della sospensione condizionata della pena, avrebbe chiesto un finanziamento a rate all’Agos Ducato di 15mila euro, usando le generalità di una donna, del tutto ignara, i cui documenti erano archiviati nei computer dell’ufficio. L’iban dove ricevere l’accredito sarebbe stato invece il suo. La donna è stata condannata a risarcire la vittima che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Francesca Picone.

Ic Montalcini, tutti negativi i 770 tamponi analizzati tra docenti e studenti

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Luigi Costanza

Si è registrato un vero e proprio boom allo screening organizzato  dall’istituto comprensivo Montalcini di Agrigento, diretto da Luigi Costanza, il più numeroso dei cinque istituti comprensivi della città dei templi. Sono stati 770 i tamponi effettuati, tra personale docente e studenti della primaria e secondaria di primo grado, tutti risultati negativi. Screening che proseguirà questo fine settimana con altri istituti in attesa del rientro in classe. Le prossime saranno ore decisive per capire l’andamento dei contagi e, dunque, se sarà possibile ritornare con la didattica in presenza. La Regione sta lavorando sulla ripresa delle lezioni anche per le superiori di secondo grado.

Sciacca: prodotti ittici senza data di scadenza, scatta maxi sequestro

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I militari della Guardia costiera di Sciacca hanno disposto il sequestro cautelare amministrativo di circa 10,5 tonnellate di prodotto ittico semilavorato, per un valore complessivo di circa 18mila euro, a conclusione di una complessa attività di indagine che ha riguardato un grossista della provincia di Agrigento.
E’ stata sottoposta al vaglio tutta la documentazione commerciale prevista per legge in materia di “rintracciabilità” dei prodotti alimentari ed ittici, ed è stato appurato che le “bolle commerciali”, presentate in fase di precedente ispezione, erano irregolari, poiché, in difformità ai documenti originali, non riportavano la data di scadenza dei singoli “lotti”. La ditta non è stata in grado di dimostrare se il prodotto, parte in giacenza e parte già distribuito, fosse stato trattato senza “mescolare” le partite scadute.

Dei complessivi 11.800 chilogrammi di prodotto ispezionato, circa 1.700 chili erano già scaduti. Per i 675 chilogrammi già consegnati ai distributori, sono state attivate le procedure di ritiro dal commercio.
L’attività di controllo è stata effettuata seguendo le direttive del Compartimento Marittimo di Porto Empedocle, e sotto il coordinamento del 12° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, con gli ispettori dell’Asp Agrigento – Distretto Veterinario di Sciacca. Complessivamente, sono state comminate 2 sanzioni amministrative, e deferita una persona all’Autorità giudiziaria per falsità in atti. In particolare, le sanzioni, per un totale di 3.500 euro ineriscono a violazioni in materia di rintracciabilità dei prodotti alimentari.